Nel contesto del progetto "Centro Servizi MAGIC", la spettroscopia FT-IR (Infrarossa in Trasformata di Fourier) rappresenta uno strumento essenziale per l'analisi diagnostica e la conservazione dei volumi antichi. Questa tecnica consente di identificare le componenti chimiche dei materiali che compongono la carta e gli eventuali prodotti di degradazione, fornendo informazioni utili per pianificare interventi di restauro e conservazione.
La prima fase dell’analisi consiste nel selezionare porzioni non stampate della carta, preferibilmente dai margini o da aree non visibili, per evitare di danneggiare i testi o le illustrazioni. Tali campioni saranno sufficientemente piccoli da non compromettere l'integrità dell'incunabolo, ma comunque rappresentativi del materiale originale.
La spettroscopia FT-IR verrà eseguita utilizzando la tecnica di riflettanza totale attenuata (ATR), che permette l'analisi diretta della superficie del campione senza necessità di preparazioni invasive. Il campione viene posto a contatto con una finestra di diamante del sensore ATR, attraverso la quale il raggio infrarosso penetra solo pochi micrometri nel materiale.
L'analisi FT-IR permette di identificare le principali vibrazioni molecolari della cellulosa, costituente primario della carta, e di eventuali additivi come gelatina, amido o collanti utilizzati durante la fabbricazione dei volumi. I picchi caratteristici di specifici gruppi funzionali, come i legami O-H, C-H e C-O, forniranno indicazioni sullo stato di conservazione della cellulosa e sulla presenza di sostanze acide o ossidanti, che accelerano il degrado del materiale.
Uno degli obiettivi principali dell'uso della FT-IR sugli incunabula è identificare i prodotti di degradazione della cellulosa, come gruppi carbonilici (chetoni, aldeidi e acidi carbossilici), che sono segnali di invecchiamento della carta. L'analisi spettrale consentirà di rilevare la presenza di catene di cellulosa frammentate, perdita di cristallinità o ossidazioni. Il picco intorno a 1730 cm^-1, per esempio, è indicativo dell'ossidazione, un fenomeno che degrada la struttura del materiale.
Ogni incunabolo sottoposto a FT-IR sarà documentato in un database digitale contenente le informazioni chimico-fisiche rilevate. Questo sistema permetterà di monitorare nel tempo le condizioni dei volumi, fornendo una base scientifica per eventuali interventi futuri. Inoltre, i dati raccolti potranno essere utilizzati per creare modelli predittivi del degrado, permettendo di adottare misure preventive per altri volumi di valore storico.
La spettroscopia FT-IR verrà applicata anche allo studio degli inchiostri utilizzati, al fine di caratterizzarne la composizione chimica e identificarne eventuali processi di degrado. Gli inchiostri, spesso a base di pigmenti organici e inorganici come il carbone, il ferro gallico o pigmenti metallici, verranno analizzati direttamente sulla superficie della carta utilizzando tecniche di riflettanza (non distruttive), evitando così la rimozione di campioni. L'FT-IR consentirà di individuare le firme spettrali caratteristiche degli inchiostri, tra cui le vibrazioni associate a gruppi funzionali organici come gli O-H, C-H e C=O, e permetterà di rilevare eventuali alterazioni chimiche causate dall'invecchiamento o dall'interazione con l'ambiente. In particolare, attraverso la riflettanza FT-IR, si potranno distinguere leganti e additivi come la gomma arabica o l'albume d'uovo, spesso utilizzati per fissare il pigmento alla superficie della carta. I risultati ottenuti saranno utili per valutare le condizioni di conservazione degli inchiostri.